39924faeca La nipote di Ray Endicott, uno dei soldati della vecchia unità di Joe Mannix in Corea, viene assassinata nel suo appartamento, e un accendino trovato lì collega l'uccisione a un altro membro dell'unità , Tommy Gantt, che una volta usciva con la ragazza. Ma Mannix non è convinto della colpevolezza di Gantt e comincia a credere che il vero assassino sia ancora un altro ex membro dell'unità - che potrebbe vendicarsi uno dopo l'altro dei suoi ex compagni.
Questo è fondamentalmente un remake del thriller del 1962 CAPE FEAR, che ovviamente era basato sul romanzo The Executioners di John D. MacDonald. La trama questa volta ha scontentato (e veramente psicotico) il veterano della guerra coreana Darren McGavin che ha fatto vendetta per i membri del suo ex plotone che ha testimoniato durante la sua corte marziale anni prima, incluso Joe. <br/> <br/> McGavin non è terribilmente convincente come un esperto di karate fisicamente imponente, ma è un attore così abile che riesce quasi a farla franca. Quasi. Un problema, ovviamente, è che sembra imitare l'esibizione di Robert Mitchum in CAPE FEAR, proprio sotto l'accento del sud del mais, che rafforza l'accusa di plagio. <br/> <br/> I due punti salienti dell'episodio sono il raccapricciante omicidio di apertura, e un gatto e un topo si affrontano tra Joe e McGavin nello spogliatoio - e infine la piscina - di un centro benessere cittadino dopo ore. È una buona battaglia che non è lontanamente eguagliata dallo scontro clou tra i due ex soldati della foresta nei dintorni di Los Angeles. Quella battaglia delude e finisce insoddisfacentemente. <br/> <br/> Nel complesso, si tratta di un episodio giusto che avrebbe potuto essere molto meglio.